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Misty foresta Riflessione

Per gli operatori

a cura di Vito Antonio Polito

Se ciascuna tipologia di Intervento basato sulla Natura richiede competenze professionali specifiche, nell’ambito delle Prescrizioni Verdi ne sono necessarie altre trasversali, in particolare sugli effetti terapeutici che svolgono la connessione con la Natura dei pazienti e la biodiversità di specie e microbica delle aree naturali, che dunque vanno opportunamente approfondite.

Ancor prima di questo, gli operatori devono essere ben consapevoli di ciò che rappresenta e dell’importanza di una prescrizione scritta.

Consapevolezza del ruolo e dell'importanza di una prescrizione scritta

 

Per la maggior parte delle persone, la prescrizione rappresenta il punto di partenza per essere legittimati a mettere in atto un cambiamento di stile di vita attraverso la frequentazione di ambienti naturali. I medici, e più in generale i prescrittori, attraverso la prescrizione autorizzano i propri pazienti a frequentare questi ambienti, in virtù dei benefici che ne derivano, inserendone all’interno tutte le necessarie cautele.

 

L’operatore deve essere il naturale proseguimento del percorso, un facilitatore che traduce in modo professionale queste due esigenze: necessità di una relazione autentica con la Natura e valutazione del rischio in termini di salute. Deve ben comprendere che è indispensabile proporre attività di comprovata efficacia, proporzionate in termini di salute umana e planetaria, sempre inclusive e ponderate sui bisogni specifici indicati nella prescrizione.

 

Saper leggere una prescrizione, comprendere limiti e possibilità propri e della persona da accompagnare, conoscere indicazioni e controindicazioni di un ambiente naturale, in particolare di quello in cui si opera, sono solo alcuni dei fattori che rendono solide ed efficaci le Prescrizioni Verdi, proprio in relazione alle attività che si andranno a proporre.

Competenze necessarie per proporre Interventi basati sulla Natura a fini terapeutici 

Esistono diversi tipi di Interventi basati sulla Natura (IbN) che un operatore può essere chiamato a condurre e, a seconda della tipologia di servizio richiesto, delle indicazioni del prescrittore e delle diverse esigenze del paziente possono essere necessarie competenze differenti, nessuna delle quali può essere improvvisata e ciascuna di esse, insieme ad altre risorse indispensabili per erogare il servizio, deve essere verificata prima ancora di accettare l’incarico.

Supponiamo, ad esempio, che il paziente inviato sia una donna mastectomizzata per un tumore al seno. La professionalità di base necessaria sarà diversa a seconda dell’obiettivo posto dal prescrittore, che dunque va ben chiarito e compreso. Possono infatti essere trasferiti in Natura interventi strutturati, come la riabilitazione post chirurgica, o può essere richiesta un’attività motorio sportiva vigorosa, o il medico può inviare pazienti ancora sottoposte a chemio o radioterapia per sostenerne la funzione immunitaria. Ancora, il prescrittore può voler sostituire la somministrazione di farmaci in caso di dolore ricorrente o cronico e insonnia, così come potrebbe voler sostenere il benessere psicologico, ad esempio in caso di stati d’ansia o depressivi correlati o concomitanti la patologia, e sociale, attraverso attività di gruppo dedicate.

È evidente che le competenze necessarie per ciascun intervento sono molto diverse e, ad esempio, una Guida escursionistica non può improvvisarsi laureato in Scienze Motorie adattate né psicoterapista, così come una passeggiata in un bosco condotta da una Guida naturalistica potrebbe non essere ciò che intende un prescrittore per “attività motorio-sportiva vigorosa”. D’altronde, ciascuno di questi interventi può richiedere siti naturali con caratteristiche differenti: ad esempio saranno indicati un lago o un fiume per la pratica del Dragonboat da parte di donne operate al seno, un parco urbano o un’area forestale aperta per altre tipologie di esercizio fisico, aree naturali ad alta biocomplessità per la modulazione della funzione immunitaria o la regolazione del ciclo sonno-veglia. In quest’ultimo caso, sarà persino necessario considerare accuratamente gli orari più indicati per erogare il servizio.

Le competenze relative ai benefici ottenibili da siti naturali con caratteristiche e qualità diverse non sono però comprese tra quelle di base dei prescrittori né dei terapisti, e neppure delle Guide, che hanno tuttavia almeno il vantaggio di conoscere bene le aree dove sono abituati ad operare. Ma anche i professionisti esperti nell’erogazione di interventi come l’ortoterapia e la landscape therapy potrebbero confondere o non essere in grado di offrire quanto inteso dal prescrittore, ad esempio per quanto riguarda gli effetti della biodiversità microbica rispetto a quelli della biodiversità di specie percepita.

Nazioni con una consolidata esperienza in Interventi basati sulla Natura proposti a scopo terapeutico prevedono una formazione approfondita e spesso Enti formativi dedicati. A questo link l’esempio della Corea del Sud nell’ambito delle Terapie Forestali. 

In particolare, alla domanda “Chiunque può ottenere una certificazione di istruttore di guarigione forestale?” sono riportati i seguenti percorsi formativi richiesti (traduzione dal coreano effettuata con il traduttore di google):

1) Gli istruttori di medicina forestale hanno standard di qualificazione per ogni grado e se hanno una laurea in medicina, sanità pubblica, infermieristica o dipartimenti forestali conseguita presso un'università ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1 della legge sull'istruzione superiore.

2) In alternativa è possibile [diventare istruttori di guarigione forestale] se avete acquisito la qualifica di esperto di educazione forestale (interprete forestale, istruttore forestale per bambini, istruttore di esperienze su sentieri forestali) ai sensi dell'articolo 2, comma 2 della legge sulla promozione dell'educazione forestale e avete lavorato nel settore corrispondente per più di 3 anni

3) Tuttavia, se non hai una laurea in un dipartimento correlato, potresti essere coinvolto in lavori legati al risanamento delle foreste (pianificazione, implementazione, analisi e valutazione di programmi di risanamento delle foreste gestiti da strutture di risanamento delle foreste, strutture educative nazionali e pubbliche, centri di risanamento delle foreste (istituzioni e organizzazioni educative correlate o lavori legati all'educazione alla guarigione delle foreste). Devi avere 4 anni di esperienza lavorativa.

Se ciò può sembrare eccessivamente severo, si tenga conto di quali possono essere le conseguenze sia per gli operatori sia per i pazienti, qualora vengano accolte persone con situazione complesse, senza essere sufficientemente attrezzati per affrontarne le esigenze particolari o eventuali urgenze che si manifestassero in aree remote. Ciò emerge dalla letteratura internazionale, ma si può intuitivamente comprendere pensando ai bisogni di persone con disabilità cognitive molto gravi, o come può essere difficile affrontare l’improvvisa crisi epilettica di un adulto robusto, mentre si conduce un gruppo di malati in una foresta remota.

Se da un lato la pianificazione degli IbN deve poter garantire l’accesso e l’efficacia dei servizi anche, se non soprattutto, per le persone più fragili e/o con problemi complessi, la necessità di ulteriori competenze trasversali è emersa dalla constatazione che l’affluenza di persone nelle aree naturali a scopo salutistico si sta rivelando una minaccia per gli ecosistemi. Il degrado ambientale, locale e globale, è tale che le relative competenze per affrontarlo sono continuamente aggiornate e ne viene richiesta la diffusione per tutte le professioni. A tale scopo aumenta anche la ricerca di strategie, metodologie e strumenti che ne consentano una più facile applicazione.

Emerge come necessità trasversale anche passare dal limitato concetto di “contatto” con la Natura, a quello di “connessione” con la Natura: l’unico in grado di garantire benefici significativi e duraturi, ma indispensabile anche per tutelare gli ambienti e gli ecosistemi coinvolti direttamente e indirettamente negli interventi. Supportare la “connessione con la Natura” è a sua volta complesso e di certo non è sufficiente sentirsi personalmente “connessi” per sostenerne l’evoluzione in altre persone. Tra l’altro, il progressivo distacco dalla Natura della gran parte della popolazione rende via via obsolete strategie e risorse ritenute sino ad oggi efficaci.

Gli operatori coinvolti negli IbN hanno anche in quest’ambito un ruolo e una responsabilità fondamentali, sia per quanto possono partecipare a sostenere, sia per il monitoraggio e il feedback che possono fornire.

Per approfondire di quali altre risorse necessitano i professionisti che operano nell'ambito degli Interventi basati sulla Natura, vai qui

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